1 / 10       Siga, membro della crew di parkour 2DF, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
2 / 10       Reem Eltaib, fondatrice di Radio Tram, la voce underground di Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
3 / 10       La band wara2a b-100 al Caffeè Santos, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.

4 / 10       Gli Arabian Knightz, una delle più famose band hip hop arabe, Il Cairo. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.

5 / 10       Il rapper Rooney, nella sede della Revolution Records, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
6 / 10       Il rapper Temraz, nella sede della Revolution Records, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
7 / 10       Gli Arabian Knightz, una delle più famose band hip hop arabe, Il Cairo. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
8 / 10       Parte della crew di skateboard Skate Impact, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
9 / 10       Disha, football freestyler, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.
10 / 10       Sui muri due dei protagonisti della vita politica, El Sisi e Morsi, Alessandria. © Gianmarco Maraviglia/Echo Photojournalism.

Egypt - Underground Revolution

Mercoledì 6 maggio, alle ore 18,30, presso gli spazi di Zona K a Milano inaugura la mostra Egypt - Underground Revolution di Gianmarco Maraviglia, fotoreporter, classe 1974, membro fondatore dell'agenzia fotogiornalistica Echo Photojournalism.
In mostra, una serie di immagini tratte dal recente reportage incentrato sul movimento underground e hip hop che, in Egitto, ha cominciato a denunciare le ingiustizie perpetrate dal regime di Mubarak molto prima della rivoluzione del 2011. Gli eventi di piazza Tahrir sono stati infatti il punto di arrivo di un lungo processo sociale in cui anche le band di rapper locali hanno giocato un ruolo importante, per non dire fondamentale. La fama ottenuta da alcune di queste band – che hanno mantenuto le proprie radici ben affondate nella cultura egiziana, pur mischiando suoni e tradizioni diverse – ha scatenato una reazione a catena, contribuendo a trasformare quella che sembrava una rivoluzione esclusivamente politica, in un profondo cambiamento sociale e culturale che, oltre a fomentato la protesta, ha permesso ad altri gruppi rapper di emergere e ad altre discipline, come la street art, lo skate-boarding, il parkour e il freestyle football, di essere riconosciute e apprezzate. Un lavoro dedicato dunque a una generazione che, per la prima volta, ha deciso di rompere con la tradizione, e con le sue regole, per aprirsi a un cambiamento radicale. Un omaggio a tutti quei giovani egiziani che, con il ritorno dei militari al potere, sono stati derubati della loro rivoluzione.
L'esposizione, curata da Emanuela Mirabelli (photo editor di Marie Claire), si configura come l'ultimo appuntamento programmato da Zona K per la stagione 2014/2015, e prevederà per l'occasione una serie di eventi dedicati all’impegno civile e a piccole e grandi rivoluzioni sociali. Oltre alla mostra, infatti, sono previsti un incontro con i protagonisti dell'esposizione – ovvero con il fotografo Gianmarco Maraviglia, la curatrice Emanuela Mirabelli, il giornalista e documentarista Christian Elia e i membri del gruppo hip hop egiziano Arabian Knightz (c/o ZONA K, 6 maggio, ore 19,00) – e un importante concerto con il gruppo di punta dell’hip hop egiziano, gli Arabian Knightz, per la prima volta in Italia (c/o Leoncavallo - Spazio Pubblico Autogestito, 7 maggio, ore 23,00. Ingresso 5,00 €). Maggiori informazioni sull'evento sono disponibili qui.

Egypt - Underground Revolution
Associazione culturale Zona K, via Spalato, 11 - Milano
6 – 21 maggio 2015

orario: dal 7 al 13 maggio, mostra visitabile previa prenotazione telefonica | dal 14 al 21 maggio, da martedì a sabato, ore 10,00 - 19,00 | chiuso domenica e lunedì pomeriggio
ingresso: libero
info: 02 97378443
info@zonak.it
www.zonak.it

pubblicato in data 04-05-2015 in NOTIZIE / MOSTRE

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