«[…] Ho sempre avuto la sensazione di essere in ritardo sul mio tempo. Ma la bellezza del viaggio sta, forse, nel mettersi in marcia.» Così scrive, in modo rivelatore, Aldo Palazzolo (1948), fotografo siciliano, attualmente di stanza a Lucerna ma che ha conservato un profondo legame con l’isola natia, il classico legame controverso che ha contrassegnato buona parte degli artisti siciliani, sempre in bilico tra le dinamiche del mondo e i tempi lenti, spesso opachi, della culla del Mediterraneo.
Aldo Palazzolo, Allegra Chiang, 2003, Gelatin Silver Print 40x30cm. © Aldo Palazzolo.
Affermatosi sin dalla metà degli anni settanta con dei lavori fotografici che destarono meritata attenzione per la loro freschezza e originalità, Palazzolo ha una storia artistica consolidata a livello internazionale. Un po’ defilato, per scelta e per carattere, dalle frenesie presenzialiste che contaminano gran parte del mondo fotografico italiano, propone tuttavia alcuni lavori quando si creano le condizioni espositive adeguate.
Aldo Palazzolo, Vinicio Capossela, 2001, Gelatin Silver Print 40x30cm. © Aldo Palazzolo.
Si è conclusa a fine luglio, presso la Fondazione Bufalino di Comiso (Ragusa), la sua mostra Imago lucis, un lavoro tra letteratura e fotografia; una specie di Spoon River per immagini come dichiara lo stesso autore, dove i suoi ritratti di personaggi famosi ─ molto lontani da un’impostazione realistica, con le figure scontornate e manipolate in camera oscura e con effetti molto grafico-pittorici ─ paiono emergere da altre dimensioni.
Aldo Palazzolo, Patty Smith, 2002, Gelatin Silver Print 40x30cm. © Aldo Palazzolo.
Sempre le figure umane costituiscono i soggetti della mostra Chiedi alla luce – Nadar Portraits_Aldo Palazzolo Liquid Light in corso fino al 10 settembre presso il Caffè Letterario Vitaliano Brancati a Scicli (Ragusa). In questo caso Palazzolo ha realizzato una sorta di parallelismo storico tra gli ottocenteschi ritratti fotografici di Nadar, le cui riproduzioni sono presenti in mostra su lunghi tavoli al centro della sala, e i suoi più contemporanei ritratti eseguiti secondo la sua cifra stilistica consolidata. Scrive al proposito sempre l’artista: «[…] Ho cercato di liberarmi di tutte le idee sulla buona fotografia per abbandonarmi alla poesia della casualità controllata: non so mai dove il processo che accendo e cerco di assecondare mi porterà. E quando l'immagine prende una forma che mi soddisfa l'accetto come un dono: è il mio turbamento-nutrimento legato a filo doppio con la ritualità del gesto in camera oscura».
Aldo Palazzolo, l'allestimento della mostra Chiedi alla luce – Nadar Portraits Aldo Palazzolo Liquid_Light. © Aldo Palazzolo.
Il modus operandi di realizzazione visuale di Palazzolo rompe insomma ─ non da adesso, ma da tempi non sospetti, e in questo senso è stato forse uno dei pochi sperimentatori a tutto campo nella ritrattistica italiana ─ quello che lui stesso definisce il «flusso delle immagini-routine-noia con cui i media ci massacrano giornalmente».
Aldo Palazzolo, l'allestimento della mostra Chiedi alla luce – Nadar Portraits Aldo Palazzolo Liquid_Light. © Aldo Palazzolo.
Ancora una volta la ricerca fotografica italiana dimostra quanto sia ampio il campo in cui possono dispiegarsi i linguaggi della fotografia: con Palazzolo siamo nell’ambito di quella fotografia di confine, tra pregnanza del dato realistico e altre dimensioni visive e formali tra espressionismo e surreale, tra immagine e parola, tra icona e pensiero. [ Pio Tarantini ]
Chiedi alla luce – Nadar Portraits Aldo Palazzolo Liquid Light
Caffè Letterario Vitaliano Brancati, via Aleardi - Scicli RG
5 agosto – 10 settembre 2017
orario: tutti i giorni, ore 17,00 - 21,00
ingresso: gratuito
info: -
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[ RISORSE INTERNE ]
◉ [ FPart ] FPart: la rubrica di Pio Tarantini
pubblicato in data 24-08-2017 in NOTIZIE / FPART
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