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Paul Graham, New Orleans, dalla serie A shimmer of possibility, 2003-2006. Courtesy of the Pace/MacGill Gallery, New York; Carlier | Gebauer, Berlin; Anthony Reynolds Gallery, London. 1 / 2       Paul Graham, New Orleans, dalla serie A shimmer of possibility, 2003-2006. Courtesy of the Pace/MacGill Gallery, New York; Carlier | Gebauer, Berlin; Anthony Reynolds Gallery, London.

Il candore della balena

Sono tre le sezioni di cui si compone la mostra La blancheur de la baleine di Paul Graham presso l'Église des Frères Prêcheurs di Arles: American Night (1998 – 2002), A Shimmer of Possibility (2004 – 2006) e The Present (2009 – 2011). Il filo conduttore tra queste tre sezioni è costituito dalla finalità dell'autore di mettere in discussione la relazione consolidata tra il referente e la sua rappresentazione. Obiettivo di Graham non è quindi offrire una rappresentazione più o meno verosimile di quanto fotografato, bensì utilizzare l'immagine per affrontare problematiche quali le disuguaglianze razziali e/o sociali o la percezione del quotidiano attraverso un'analisi sulla natura della visione nonché sullo statuto della fotografia stessa.

Paul Graham, New Orleans, dalla serie A shimmer of possibility, 2003-2006. Courtesy of the Pace/MacGill Gallery, New York; Carlier | Gebauer, Berlin; Anthony Reynolds Gallery, London.
Paul Graham, New Orleans, dalla serie A shimmer of possibility, 2003-2006. Courtesy of the Pace/MacGill Gallery, New York; Carlier | Gebauer, Berlin; Anthony Reynolds Gallery, London.

In questo senso le immagini diafane di American Night si contrappongono a quelle epifaniche in una sorta di rappresentazione simbolica delle condizioni sociali vigenti negli Stati Uniti. La sovraesposizione che cancella quasi completamente la riconoscibilità di quanto fotografato, rendendolo evanescente e al limite dell'invisibile, simboleggia la condizione delle classi operaie o delle minoranze che scompaiono di fronte all'opulenza di una classe agiata che viene restituita all'occhio dello spettatore attraverso colori saturi e grande definizione. Riandando con la mente alle possibili distinzioni tra figura e sfondo e tenendo presente il valore simbolico attribuito alle immagini dall'autore, le classi più deboli finiscono per essere lo sfondo (colori diafanici) sul quale si muove la figura (colori epifanici).

Paul Graham, 8th Avenue & 42nd Street, 17th August 2010, 11.23.03 am, dalla serie The Present, 2010. Courtesy of the Pace/MacGill Gallery, New York; Carlier | Gebauer, Berlin; Anthony Reynolds Gallery, London. Paul Graham, 8th Avenue & 42nd Street, 17th August 2010, 11.23.03 am, dalla serie The Present, 2010. Courtesy of the Pace/MacGill Gallery, New York; Carlier | Gebauer, Berlin; Anthony Reynolds Gallery, London.

A Shimmer of Possibility scaturisce invece da un viaggio, o forse sarebbe più opportuno dire un vagabondaggio, nella quotidianità degli Stati Uniti. A fronte di immagini che sembrano elogiare il banale, si scopre una ricerca molto attenta sulla visione e sulle sue dinamiche. Attraverso la fotografia avviene l'indagine dell'autore sul mondo, un'analisi che non può prescindere dall'immagine. La ripetizione dello stesso soggetto avviene quasi sempre attraverso il movimento, inteso tanto come traslazione fisica nello spazio quanto come movimento in camera per mezzo, ad esempio, della variazione del punto di fuoco. Attenta poi la fase di edizione dove si chiede allo spettatore di soffermarsi per ricostruire attraverso gli indizi, per altro abbastanza espliciti, forniti dalla disposizione e dal formato delle stampe.

Un momento della visita alla mostra La blancheur de la baleine di Paul Graham in mostra presso l'Église des Frères Prêcheurs, nell'ambito di Les Rencontres de la Photographie 2018 ad Arles. © FPmag. Un momento della visita alla mostra La blancheur de la baleine di Paul Graham in mostra presso l'Église des Frères Prêcheurs, nell'ambito di Les Rencontres de la Photographie 2018 ad Arles. © FPmag.

L'ultima sezione The Present affonda le proprie radici nella tradizione fotografica newyorkese. I luoghi e le persone che su di essi insistono sono scansionati con attenzione e restituiti poi in forma di dittico o trittico. Le immagini costringono a riflettere su quanta poca attenzione poniamo di solito su ciò che ci circonda, intenti come siamo a perseverare nel coinvolgimento nel nostro particulare. Presi dalle nostre frenesie finiamo per non renderci più conto dell'energia che fluisce intorno a noi. Paul Graham sembra volerci ricordare che ne siamo circondati e che sarebbe sufficiente essere disposti a percepirla per raggiungere la consapevolezza di esserne parte integrante. [ Sandro Iovine ]

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LA BLANCHEUR DE LA BALEINE
di Paul Graham
Église des Frères Prêcheurs, rue du docteur Fanton - Arles (Francia)
2 luglio – 23 settembre 2018
ingresso: 12,00 €


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RISORSE INTERNE
[ FPtag ] Les Rencotres de la Photographie 2018: il punto di vista della redazione
[ FPtag ] Les Rencotres de la Photographie 2017: il punto di vista della redazione
[ FPtag ] Les Rencotres de la Photographie 2016: il punto di vista della redazione
[ FPtag ] Les Rencotres de la Photographie 2015: il punto di vista della redazione

RISORSE ESTERNE
Paul Graham
Les Rencontres de la Photographie

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pubblicato in data 05-07-2018 in NOTIZIE / VIDEO

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