Le monde a 9 ans (Il mondo ha nove anni) di Aida Muluneh è il titolo della mostra che accoglie il visitatore a La Gacilly introducendolo alle mostre all'aperto che animano il festival.
Le stampe di enorme formato, come si può evincere dalle immagini relative all'allestimento, si trovano infatti nel Vegetarium che è inevitabilmente una delle prime cose che si vedono arrivando a La Gacilly. Una scelta, quella degli organizzatori, in questo molto astuta considerando il risultato che deriva dall'insieme delle dimensioni delle stampe e del loro contenuto, particolarmente forte per cromatismi e scelte stilistiche.
Aida Muluneh, dalla mostra Le monde a 9 ans. © Aida Muluneh.
Il titolo della mostra trae origine da proverbio etiope spesso recitato dalla nonna di Aida Muluneh: «Il mondo ha nove anni, non è mai davvero finito e mai veramente perfetto». Un esempio di saggezza popolare che ci ricorda la condizione di eterna transizione in cui si trova l'universo che ci accoglie. Un concetto sostanzialmente estensibile anche alla condizione umana.
Un momento della visita alla mostra Le monde a 9 ans di Aida Muluneh. © FPmag.
Quello del proverbio non è però l'unico riferimento al numero nove, in quanto la selezione di fotografie (la serie completa conta 28 pezzi a fronte dei 19 presenti al Festival) esposte a La Gacilly è datata 2016, ovvero nove anni dopo che l'autrice aveva fatto ritorno nella sua terra d'origine.
Aida Muluneh nasce infatti nel 1974 in Etiopia, ma abbandona il paese molto presto per vivere tra Yemen e Inghilterra prima e a Cipro successivamente, per poi trasferirsi in Canada nel 1985 e diplomarsi alla Howard University di Washington D.C. nel 2000. Un percorso che l'ha portata a diventare fotogiornalista per il Washington Post. Tra le sue tante attività non manca nemmeno una puntata italiana nel 2010, quando vince l'International Award of Photography indetto dal CRAF a Spilimbergo. Il ritorno in patria segna poi l'impegno nel costruire un'immagine dell'Africa in generale, e dell'Etiopia in particolare, che non sia legata solo a carestie o tragedie di varia natura. In questo ambito Aida Muluneh dà vita nel 2010 all'Addis Photo Festival, una manifestazione biennale che propone mostre, letture portfolio, conferenze e proiezioni nella capitale Addis Abeba.
Un momento della visita alla mostra Le monde a 9 ans di Aida Muluneh. © FPmag.
Il lavoro di Aida Muluneh si propone con immagini di grande potenza evocativa, caratterizzate da uno stile unico dai cromatismi approfonditamente studiati. Le tematiche proposte sono quelle della vita, della morte e della Storia, affrontate con l'umiltà di chi non fornisce risposte. «Io non cerco risposte – dichiara Aida Muluneh – voglio solo provocare una riflessione sul modo in cui conduciamo la nostra vita come individui, come popolo e come Nazione».
Di sicuro, però, una completa comprensione del lavoro richiederebbe conoscenze della cultura etiope, in quanto è evidente che il livello simbolico sia piuttosto elevato nel lavoro della Muluneh. Tuttavia, anche in assenza di tali cognizioni, le immagini toccano profondamente lo spettatore occidentale, colpito probabilmente nel subconscio. [ Sandro Iovine ]
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LE MONDE A 9 ANS
di Aida Muluneh
Vegetarium, Moulin de la Gacilly - La Gacilly (Francia)
3 giugno – 30 settembre 2017
ingresso: libero
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[ RISORSE INTERNE ]
◉ [ FPtag ] Festival Photo La Gacilly 2017: il punto di vista della redazione
◉ [ FPtag ] Festival Photo La Gacilly 2016: il punto di vista della redazione
◉ [ eventi ] Festival Photo La Gacilly 2017: la presentazione
◉ [ eventi ] Festival Photo La Gacilly 2015
[ RISORSE ESTERNE ]
◎ Aida Muluneh
◎ Addis Photo Festival
◎ Festival Photo La Gacilly
pubblicato in data 23-08-2017 in NOTIZIE / MOSTRE
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