«Qualsiasi cosa noi facciamo, Kertész l'ha fatto prima». Sono parole di Henri Cartier-Bresson ormai entrate nella storia della fotografia. Poche parole in grado, però, di tratteggiare il profilo di un autore il cui stile espressivo ha influenzato tutte le generazioni successive di fotografi. Un fotografo considerato oggi un maestro della fotografia del Novecento e al cui brillante percorso artistico è dedicata la mostra che a partire dal 24 febbraio occuperà il Sottoporticato di Palazzo Ducale a Genova.
Nato a Budapest il 2 luglio 1894 da una famiglia della media borghesia ebraica, André Kertész ha utilizzato per più di cinquanta anni la fotografia come una sorta di diario intimo, uno strumento atto sia a esprimere sé stesso, sia «a rivelare la poesia dietro le semplici e anonime cose quotidiane, catturate attraverso prospettive uniche e rivoluzionarie».
La poetica espressiva di Kertész passa infatti attraverso l'attenzione per il dettaglio rivelatore celato dietro lo spesso muro dell'ordinario. Una visione filtrata e ricomposta in immagine grazie a suggestivi espedienti visivi e a una raffinata visione compositiva. Se la grande varietà di stili, temi e linguaggi trattati nel corso del tempo, da un lato, rendono tuttavia difficile collocare il lavoro del fotografo ungherese in un unico ambito estetico, dall’altro riescono a dimostrare l'estrema versatilità e portata della sua ricerca comunicativa.
Tutto ciò lo ha portato nel corso del tempo ad essere considerato uno dei pionieri della fotografia straight e padre della fotografia contemporanea, secondo Bresson. Sperimentatore infaticabile, influenzato dal pensiero surrealista e dalla poetica cubista, André Kertész fu maestro di Brassaï e lavorò come freelance per molte riviste, tra cui Vu, Harper’s Bazaar, Vogue, Town and Country, The American House, Coller’s e Coronet e Look. Continuò la sua ricerca espressiva fino alla fine dei suoi giorni, rimanendo sempre attaccato a un'idea di fotografia legata agli aspetti più semplici della vita quotidiana e veicolata con toni molto intimi e lirici.
Intitolata André Kertész. Un grande maestro della fotografia del Novecento e curata da Denis Curti, l'esposizione di Palazzo Ducale è organizzata dal Jeu de Paume di Parigi in collaborazione con la Mediathèque de l’Architecture et du Patrimoine, Ministère de la Culture et de la Communication – France, diChroma photography e con la partecipazione di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
André Kertész. Un grande maestro della fotografia del Novecento
Sottoporticato di Palazzo Ducale, piazza Matteotti, 9 - Genova
24 febbraio – 16 giugno 2018
orario: da martedì a domenica, ore 11,00 - 19,00 | chiuso il lunedì
ingresso: intero 10,00 € | ridotto 8,00 | ridotto speciale 4,00 € per scuole e giovani fino a 18 anni | gratuito per minori di 6 anni, accompagnatori di persone disabili, giornalisti accreditati dall’ufficio stampa, guide turistiche, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti accompagnatori per classe, membri ICOM
info: 010 8171600/663
biglietteria@palazzoducale.genova.it | palazzoducale@palazzoducale.genova.it
www.palazzoducale.genova.it
_ _ _
[ RISORSE ESTERNE ]
◎ André Kertész
◎ Palazzo Ducale. Fondazione per la Cultura
pubblicato in data 05-02-2018 in NOTIZIE / MOSTRE
PalazzoDucaleGenova DenisCurti AndreKerteszFPmag
direttore responsabile Sandro Iovine | sandro.iovine@fpmagazine.eu - caporedattore Stefania Biamonti - web developer Salvatore Picciuto | info@myphotoportal.com - coordinamento linguistico Nicky Alexander - traduzioni Nicky Alexander, Rachele Frosini - collaboratori Davide Bologna, Mimmo Cacciuni Angelone, Laura Marcolini, Stefano Panzeri, Pio Tarantini, Salvo Veneziano - referente per il Lazio Dario Coletti - referente per la Sardegna Salvatore Ligios - referente per la Sicilia Salvo Veneziano - redazione via Spartaco, 36 20135 Milano MI | redazione@fpmagazine.eu - tel. +39 02 49537170 - copyright © 2015 FPmag - FPmag è una pubblicazione Machia Press Publishing srl a socio unico - via Cristoforo Gluck, 3 20135 Milano MI | P.I. 07535000967 - C.F. 07535000967 - Registrazione del Tribunale di Milano n. 281 del 9 settembre 2014
ITA - Informativa sui cookie • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies, cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookie tecnici, cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).
ENG - Cookie policy • This website uses cookie technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies, by clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies, by clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).