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1 / 13 Willy Ronis, Autoportrait aux flashes, Paris, 1951. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
2 / 13 Willy Ronis, Lorraine en hiver, 1954. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
3 / 13 Willy Ronis, Fondamente Nuove, Venise, 1959. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
4 / 13 Willy Ronis, Dans le parc d'un château de Touraine pendant le repos du cirque Pinder, 1954. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
5 / 13 Willy Ronis, Le Petit Parisien, 1952. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
6 / 13 Willy Ronis, Place Vendôme, Paris, 1947. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
7 / 13 Willy Ronis, Usine Lorraine Escaut Sedan, 1959. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
8 / 13 Willy Ronis, Le nu provençal, Gordes, 1949. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
9 / 13 Willy Ronis, Vincent, sur la route des vacances, 1946. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
10 / 13 Willy Ronis, Jeanne et Jacques, près de Paris, 1937. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
11 / 13 Willy Ronis, Les Amoureux de la Bastille, Paris, 1957. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
12 / 13 Willy Ronis, Fondamente Nuove, Venise, 1959. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
13 / 13 Willy Ronis, Nu au tricot rayé, Paris, 1970. Willy Ronis, Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis.
La fotografia umanista di Willy Ronis
La Casa dei Tre Oci di Venezia rende omaggio al fotografo francese Willy Ronis (Parigi, 1910-2009) con una mostra che si preannuncia già come la più completa retrospettiva mai realizzata in Italia sull'autore.
Il percorso, curato da Matthieu Rivallin, riunisce infatti 120 immagini vintage in grado di ripercorre l’intera carriera di Ronis, interprete di spicco della fotografia del Novecento e protagonista della corrente umanista francese. Si tratta di un movimento che, sebbene non venne mai codificato da un manifesto programmatico, emerse con prepotenza grazie alla capacità dei fotografi che ne fecero parte di volgere il proprio sguardo verso la condizione umana e la quotidianità delle persone più semplici e umili per rintracciarvi un significato esistenziale più profondo e universale. Alla cosiddetta fotografia umanista possono essere ascritti numerosi fotografi illustri, spesso veri e propri Maestri, come Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Raymond Depardon, Robert Doisneau, André Kertész, Jacques-Henri Lartigue e Marc Riboud.
Tra loro, Willy Ronis si distingue soprattutto per lo stile intimamente legato al proprio vissuto e al suo peculiare modo di intendere la fotografia. Se è vero infatti – come spiega il testo di presentazione dell'evento – «che le sue fotografie corrispondono, in una certa misura, a una visione ottimista della condizione umana, Ronis non ne cela l’ingiustizia sociale e s’interessa alle classi più povere. La sua sensibilità nei confronti delle lotte quotidiane per la sopravvivenza in un contesto professionale, familiare e sociale precario, rivela che le sue convinzioni politiche, militante comunista, lo conducevano a un impegno attivo, attraverso la produzione e la circolazione di immagini della condizione e delle lotte operaie».
Tra le molte immagini in mostra, l'esposizione – organizzata da Civita Tre Venezie, coprodotta dal Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Ministry of culture – France, con la partecipazione della Fondazione di Venezia – propone inoltre una decina di scatti inediti dedicati a Venezia, a cui si aggiungono documenti, libri e lettere mai esposti prima d’ora.
Willy Ronis. Fotografie 1934-1998
Casa dei Tre Oci, Fondamenta delle Zitelle, 43 - Giudecca, Venezia
6 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
orario: tutti i giorni, ore 10,00 - 19,00 | chiuso il martedì
ingresso: intero 12,00 € | ridotto 10,00 € ridotto per studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni | ridotto speciale 8,00 € per gruppi superiori alle quindici persone e, ogni mercoledì, per i residenti e nati nella città metropolitana di Venezia | ridotto 6,00 € per studenti Ca’ Foscari e Iuav | ridotto famiglia 24,00 € (2 adulti + 2 under 14) | ridotto scuole 5,00 € | gratuito per i bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche | dog friendly
info: 041 2412332
info@treoci.org
www.treoci.org
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RISORSE ESTERNE
◎ Casa dei Tre Oci
pubblicato in data 30-08-2018 in NOTIZIE / MOSTRE
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