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1 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Top Girl, Bellavista, Sevilla, 2014. © Pablo Arenas Balbontin.
2 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Fantasia, Carretera Nacional N-322a, Jaén-Granada, 2011. © Pablo Arenas Balbontin.
3 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Arlequín y Club Bambola, Carretera Jaén Km 3, Nacional 200, Albacete, 2015. © Pablo Arenas Balbontin.
4 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Alquimia, Polígono Industrial Calonge, Sevilla, 2014. © Pablo Arenas Balbontin.
5 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Los Daneses, Camas, Sevilla, 2014. © Pablo Arenas Balbontin.
6 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Copas, Polígono Industrial Naviluz, Huelva, 2011. © Pablo Arenas Balbontin.
7 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Las Vegas, Medina del Campo, Valladolid, 2015. © Pablo Arenas Balbontin.
8 / 8 Pablo Arenas Balbontin, Club Joaquín, Carretera Nacional 601, Tolocirio, Segovia, 2015. © Pablo Arenas Balbontin.
Le case di appuntamento in Spagna
In mostra a Torino, presso la Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, c'è il lavoro sulle case di appuntamento spagnole realizzato da Pablo Balbontin Arenas (Savona, 1965), intitolato Media Hora e inserito nell'ambito di Fo.To – Fotografi a Torino 2018 (cfr. link inserito a fondo pagina nelle Risorse Interne).
La scelta del titolo Media Hora (= mezz'ora) è dovuta al fatto che, in Spagna, trenta minuti sono il tempo minimo che i clienti dei bordelli possono contrattare con le prostitute. Un titolo che allude e gioca di contrappunto con le immagini, perché di queste case di appuntamento Balbontin Arenas non ci mostra che gli esterni. Chiusi e mimetizzati nell’ambiente urbano dalla luce del giorno.
L'autore sceglie infatti l’invisibilità come chiave di lettura e fil rouge per legare tra loro gli scatti di questa collezione di facciate di edifici disomogenei per forma, ma non per destinazione d'uso.
«Il nostro occhio – spiega il fotografo di nazionalità spagnola – scopre un paesaggio diverso, di cuori rotti, di palme di plastica, di camere di sicurezza nascoste, dettagli che di notte le luci al neon nascondono, illudendo i clienti di entrare in paradiso, paradiso artificiale che occulta l’inferno nel quale vivono le donne che sono obbligate a prostituirsi dalla mafia della tratta di persone. Donne recluse, senza documenti, che per riconquistare la propria libertà devono pagare i debiti economici contratti con l’organizzazione criminale che le ha portate in Europa. La superficialità ci circonda, manchiamo dello spirito critico tanto necessario per ribellarci alle menzogne delle apparenze ed agli abusi nascosti che in esse si perpetrano».
Attraverso questo lavoro Pablo Balbontin Arenas non ci racconta, dunque, di una peculiarità urbanistica, bensì dello sfruttamento delle donne provenienti dai paesi in via di sviluppo che, aldilà di quelle mura fotografate, lavorano e spesso nascondono tristezza e dolore. Un'operazione per certi versi metonimica. Un racconto in assenza.
Media Hora. Fotografie di Pablo Balbontin Arenas
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine, 18 - Torino
14 giugno – 26 agosto 2018
orario: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, ore 11,00 - 19,00 | giovedì, ore 11,00 - 21,00 | martedì chiuso
ingresso: libero
info: 011 0881150
camera@camera.to
www.camera.to
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◉ [ mostre ] Prix Pictet. Space
◉ [ FPtag ] Fo.To – Fotografi a Torino su FPmag
RISORSE ESTERNE
◎ CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
pubblicato in data 01-08-2018 in NOTIZIE / MOSTRE
FOTOtorino2018 CAMERAtorino PabloBalbontinArenasaltro in MOSTRE
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