Ci sono storie che sembrano ripetersi all'infinito. E distanze che sembrano ancora inavvicinabili, per quanto ci si è sforzati di colmarle. Parole come razzismo e discriminazione razziale sembrava fossero diventate tabù fino a una ventina di anni fa. Parole impronunciabili, perché considerate incivili, e perché più nessuno voleva infangarsi con l'epiteto di razzista, su cui gravava e continua a gravare un'onta di secoli di soprusi. Ma poi il mondo è cambiato, la paura del diverso ha preso il sopravvento e ci si è scoperti vulnerabili. Gli occhi di chi, come la sottoscritta, è nata negli anni Ottanta si sono spalancati improvvisamente come in un brutto risveglio, e hanno visto. Hanno visto come questioni apparentemente sepolte in un lontano passato, in realtà giacevano appena sotto la superficie di un mondo niente affatto migliorato. Hanno visto come il rifiuto di un termine come razzista aveva generato solo ipocrisia – nascosta tra le pieghe di terminologie e perifrasi innocue solo nella forma, ma non nella sostanza – e cecità di fronte a problematiche tutt'altro che risolte. Abbiamo abbassato il livello di guardia, abbiamo creduto che ciò che era stato fatto in passato sarebbe bastato a evitare di ricommettere gli stessi errori. Ma così non è stato, anzi. Davvero un brutto risveglio, di cui molti, purtroppo, sembrano non essere ancora consapevoli.
Se c'è un merito che va attribuito alla mostra Flash Points di Philip Montgomery è quello di permetterci di vedere un po' più da vicino una problematica di grande attualità in America, di cui la realtà prima descritta costituisce, purtroppo, salde fondamenta. L’esposizione propone infatti una selezione di immagini che documentano i recenti avvenimenti di Baltimora (Maryland), Ferguson (Missouri) e Newark (New Jersey), che hanno visto fronteggiarsi forze dell’ordine e le locali comunità afroamericane. Fatti gravi, che vedono negli abusi della polizia, nella militarizzazione crescente di questi territori e nella reazione esplosiva della popolazione, l'espressione (se non il rigurgito) di un malessere antico, che affonda le radici proprio nell’ancora parzialmente irrisolta questione razziale. Il fotoreporter americano non si è tuttavia limitato a fotografare gli scontri e l’evolversi della guerriglia urbana. Ha seguito come un’ombra gli ufficiali di polizia in azione in questi luoghi, studiando le modalità di fermo e perquisizione, nonché catturato lo sgomento e la preoccupazione di quegli americani che vedono nella concatenazione di questi avvenimenti il riemergere di oscuri fantasmi del passato. Ha fotografato, insomma, quello che sembra l'avvicinarsi di un nuovo, drammatico punto di rottura tra bianchi e neri. Molte delle immagini in mostra provengono dal lavoro The Longest Night, un lavoro che stupisce per la qualità delle immagini e per l'utilizzo di schemi compositivi che rimandano a grandi reportage del passato. Montgomery è un fotoreporter giovane, ma ha guardato e studiato molto, e si vede.
Per la sottoscritta, Flash Points è senza dubbio, per quanto stigmatizza, una delle migliori mostre proposte da questa edizione del Festival della Fotografia Etica. [ S. B. ]
- - -
FLASH POINTS
di Philip Montgomery
Palazzo Modignani | 10-11 / 17-18 / 24-25 ottobre 2015
ingresso: 10,00 € (valido per la visita a tutte le altre mostre in rassegna)
– – –
[ RISORSE INTERNE ]
◉ FFE2015 su FPmag
[ RISORSE ESTERNE ]
◎ Uno sguardo sul mondo
◎ Festival della Fotografia Etica
◎ The Longest Night
◎ Philip Montgomery
pubblicato in data 30-10-2015 in NOTIZIE / MOSTRE
FFE FFE2015 PhilipMontgomery StefaniaBiamontiFPmag
direttore responsabile Sandro Iovine | sandro.iovine@fpmagazine.eu - caporedattore Stefania Biamonti - web developer Salvatore Picciuto | info@myphotoportal.com - coordinamento linguistico Nicky Alexander - traduzioni Nicky Alexander, Rachele Frosini - collaboratori Davide Bologna, Mimmo Cacciuni Angelone, Laura Marcolini, Stefano Panzeri, Pio Tarantini, Salvo Veneziano - referente per il Lazio Dario Coletti - referente per la Sardegna Salvatore Ligios - referente per la Sicilia Salvo Veneziano - redazione via Spartaco, 36 20135 Milano MI | redazione@fpmagazine.eu - tel. +39 02 49537170 - copyright © 2015 FPmag - FPmag è una pubblicazione Machia Press Publishing srl a socio unico - via Cristoforo Gluck, 3 20135 Milano MI | P.I. 07535000967 - C.F. 07535000967 - Registrazione del Tribunale di Milano n. 281 del 9 settembre 2014
ITA - Informativa sui cookie • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies, cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookie tecnici, cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).
ENG - Cookie policy • This website uses cookie technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies, by clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies, by clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).