Il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita L’apparenza di ciò che non si vede, una mostra multisensoriale del fotografo e filmmaker Armin Linke, nato a Milano nel 1966 e oggi di stanza a Berlino.
L'esposizione, curata da Ilaria Bonacossa e Philipp Ziegler, rispecchia perfettamente la posizione dell’artista nei confronti della fotografia. Linke si dimostra infatti poco propenso a considerare l’immagine fotografica come il mero risultato della cattura di un istante o di un dettaglio, semmai più vicino a una prospettiva che vede l'immagine come un punto di partenza, un modo per oltrepassare i confini della rappresentazione. Nel caso specifico del progetto esposto al PAC, le immagini fungono infatti da innesco per una serie di conversazioni finalizzate a sondare e analizzare le tracce di realtà in esse contenute. Per realizzarlo, Linke ha invitato una serie di scienziati e teorici di vari ambiti disciplinari – tra cui Franco Farinelli (direttore del dipartimento di Filosofia e Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna), Ariella Azoulay (scrittrice, curatrice d’arte, filmmaker, teorica della fotografia e della cultura visiva, docente di Cultura moderna e Media presso la Brown University) e Bruno Latour (antropologo francese e professore presso l’Institut d’études politiques di Parigi) – a misurarsi con il suo immenso archivio fotografico, che conta oltre ventimila fotografie. Tali immagini, selezionate e commentate nel corso di un dialogo a due voci tra l’artista e i singoli esperti, sono state quindi lette e interpretate da questi ultimi all’interno di cornici concettuali talvolta estremamente differenti tra loro. Ciò ha dato vita a un raffinato processo di rilettura e ricontestualizzazione che, fin da subito, appare foriero di interrelazioni inedite. Le conversazioni – presenti in mostra sotto forma di testo e di registrazione audio – riescono così a rivelare non solo l'acuta stratificazione concettuale sottesa al lavoro dell'autore, ma anche la pressoché infinità varietà di approcci possibili ai temi contemporanei raffigurati dalle immagini di Linke. E non solo.
Come spiega il testo di presentazione dell'evento «Il processo di continua trasformazione e ricontestualizzazione subìto dalle immagini durante le conversazioni si riflette nella struttura espositiva creata per la mostra. Le immagini incorniciate non sono installate sulle pareti del museo, ma su singoli pannelli che modulano lo spazio del PAC. Il sistema consente una topologia di dialoghi in costante mutamento ed evoca l’idea dell’archivio come organismo che muta e cresce incessantemente. Soprattutto evidenzia la gamma di interpretazioni che si possono applicare alle immagini e il carattere aperto della stessa mostra. L’architettura di L’apparenza di ciò che non si vede cambia perciò da sede a sede, trasformandosi in spazio attraverso nuove relazioni e diverse modalità di insediamento». Chiude il percorso espositivo proposto dal PAC il film Alpi, frutto di sette anni di ricerca dell'autore sulla percezione contemporanea del paesaggio Alpino.
L'esposizione è promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta dal PAC di Milano con Silvana Editoriale e in collaborazione con lo ZKM | Centro per l’arte e la tecnologia dei media di Karlsruhe, dove parte del progetto era già stato presentato nel 2015/16. Terminata tappa milanese, la mostra viaggerà quindi alla volta del Ludwig Forum für Internationale Kunst di Aachen e del Centre de la photographie di Ginevra.
Armin Linke. L’apparenza di ciò che non si vede
PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea, via Palestro, 14 - Milano
16 ottobre 2016 – 6 gennaio 2017
orario: mercoledì, venerdì, sabato e domenica, ore 9,30 - 19,30 | martedì e giovedì, ore 9,30 - 22,30 |
chiuso lunedì tranne il 26 dicembre e il 2 gennaio, ore 9,30 - 19,30
ingresso: intero 8,00 € | ridotto 6,50 € | ridotto speciale 4,00 € | biglietto famiglia adulti ridotto 6,50 € + ragazzi (di età inferiore a 14 anni) ridotto speciale 4,00 | gratuito per minori fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, un accompagnatore e una guida per ogni gruppo Touring Club e FAI, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Artistici, giornalisti iscritti all’albo con tesserino ODG e accreditati, tesserati ICOM, guide turistiche con tesserino, soci AMACI.
info: 02 88446359
www.pacmilano.it
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[ RISORSE INTERNE ]
◉ [ appunti critici ] Red desert chronicles. Postcards from Ravenna di Adriano Zanni
[ RISORSE ESTERNE ]
◎ Armin Linke
◎ PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea
pubblicato in data 02-12-2016 in NOTIZIE / MOSTRE
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