Toiletpaper è il nome di una rivista creata nel 2010, ormai sei anni fa, da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. La sua caratteristica più evidente è il fatto di essere composta di sole fotografie fortemente connate sotto il profilo formale. L'estensore del catalogo dei Rencontres d'Arles 2016 ritiene opportuno definire il carattere di queste immagini elegante e sofisticato. Francamente, prendendo alla lettera il senso di queste parole non è semplice accettare in toto questa definizione, a meno di non stravolgere completamente il senso finora riferito a questi aggettivi. Le immagini che ho potuto vedere in mostra ad Arles e la maggior parte di quelle osservate sfogliando i numeri di Toiletpaper sembrano soprattutto urlare visivamente per farsi notare, cosa che, peraltro, riescono a fare perfettamente. Appare chiaro fin dal primo momento, sfogliando la rivista prima ancora che visitando la mostra all'aperto nel Parc des Ateliers, che la regia a monte dell'intera operazione sa esattamente dove vuole andare a parare e sa altrettanto bene come arrivare alla meta.
Durante la visita alla mostra Toiletpaper a cura di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. © FPmag.
Dei meriti indubbiamente devono essere ascritti a Toiletpaper, che rimette in discussione un primato espressivo dell'immagine fotografica e la capacità di quest'ultima di poter esprimere significati in modo autonomo, ovvero senza essere soggetta a sudditanza da parte di ancoraggi testuali. Per contro, il filo che sottende tutte le immagini è quello di una rappresentazione iperbolica sia nei contenuti sia nella forma a base di colori sgargianti e mise en scène piuttosto elaborate e miranti a stupire prima ancora che provocare. Un ampio giro di parole per definire la natura formalmente tendente al kitsch dell'iconografia proposta da Toiletpaper. La provocazione sembra essere la parola d'ordine in tutte le coerenti manifestazioni che ruotano intorno alla rivista, mostra arlesiana compresa. Del resto, la carriera artistica di Cattelan non si può dire certo aliena a passioni in questa direzione. Né peraltro la cosa in sé ci dispiace. A lasciare un po' perplessi è semmai il delicato equilibrio tra volontà di stupire e provocazione. Ovvero, mi rimane difficile non chiedermi, al cospetto di queste immagini, fino a che punto è limpido l'orizzonte lungo il quale si muove il tutto. La stessa fase di edizione, che si presenta con gigantografie dall'alto livello di spettacolarità, non può non farmi chiedere fino a che punto l'operazione non sia realizzata per piacere al pubblico, compiacendolo con effetti speciali che offrono un facile appagamento a base di dimensioni sesquipedali e contenuti altisonanti, ancorché dalla dubbia decodifica.
Durante la visita alla mostra Toiletpaper a cura di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. © FPmag.
A proposito dei contenuti, il sottile piacere del dubbio permane nell'aria, allineandosi a quello precedentemente espresso. La forma tendenzialmente ambigua con cui il lavoro è proposto in tutti i suoi aspetti sembra infatti voler offrire il destro a qualunque posizione interpretativa. L'ambiguità irrisolta delle immagini fotografiche intese come latrici di un messaggio permane e si esalta, aprendosi a letture anche totalmente contrapposte in cui, a seconda del proprio personale pensiero, vi si può leggere un livello critico nei confronti di alcune manifestazioni della nostra contemporaneità piuttosto che, al contrario, il compiacimento per lo status quo.
Detto questo, il giudizio su questa mostra potrebbe apparire fin qui solamente critico. Al contrario, pur provando una non celata diffidenza nei confronti dell'operazione nel suo insieme, non posso fare a meno di apprezzare la capacità che il tutto ha avuto di muovere riflessioni che spaziano dal piano sociale a quello che indaga lo statuto del medium. Anche se c'è da dire che il compiacimento da parte degli autori è evidente e che, tutto sommato, le conclusioni cui si arriva non sono certo rivoluzionarie. [
Sandro Iovine ]
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TOILETPAPER
di
Marizio Cattelan & Pierpaolo Ferrari
Parc des Ateliers, 35 Place de la République - Arles (Francia)
4 luglio – 25 settembre 2016
orario: tutti i giorni, ore 10,00 - 19,30
ingresso: libero
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◎ Maurizio Cattelan
◎ Pierpaolo Ferrari
◎ Toiletpaper Magazine
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Les Rencontres d'Arles 2016
pubblicato in data 18-08-2016 in NOTIZIE / MOSTRE
ARLES ARLES2016 MaurizioCattelanFPmag
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